ASSEMBLEA GENERALE DEI DIRETTORI DELLE AZIENDE TURISTICHE DELL’ALTO ADIGE

Insieme per la costruzione di un nuovo turismo

L’assemblea generale dei direttori delle aziende turistiche dell’Alto Adige ha avuto luogo nei giorni scorsi nei prestigiosi ambienti della Cantina di San Paolo Appiano. Un momento importante per il TOURISMUS KOLLEGIUM SÜDTIROL ALTO ADIGE che ha riscosso l’interesse di molti direttori arrivati da tutta la Provincia per ragionare sui cambiamenti interni al Kollegium nella prospettiva di un reale contributo alla costruzione del futuro del turismo in Alto Adige.

Il Vicepresidente Uli Stampfer ha relazionato sull’attività dell’anno scorso, incentrata su nuove strategie e una nuova operatività in vista della ristrutturazione delle organizzazioni turistiche prevista dalla Provincia, l’attualissimo tema della sostenibilità, l’evoluzione delle carte degli ospiti 2.0 e il marketplace, tutti temi sviscerati nei mesi scorsi per deporre nelle relative sedi decisionali input ed esperienza provata sul campo dalle organizzazioni turistiche stesse. Uno per tutti, l’ipotesi di elevare la tassa di soggiorno a favore del finanziamento di settori non direttamente a favore delle organizzazioni sparse capillarmente sul territorio che devono beneficiarne per le sempre maggiori richieste di assunzione di competenze.

Alfred Unterkircher ha informato il consesso sulla positiva esperienza di fusione dell’Associazione Turistica di Brunico con Kronplatz Tourismus, disegnando il processo di ristrutturazione delle aziende turistiche di Brunico, Perca, San Lorenzo, Gais e Falzes. Un esempio virtuoso nel quale tutti gli attori hanno riconosciuto il comune profilo per organizzare un organismo più efficiente, ma ugualmente sentito da parte di tutte le comunità.

Hubert Unterweger, direttore di LTS (Landesverband der Tourismusorganisationen) ha riferito dell’elaborazione e dei risultati derivati dal nuovo piano di riorganizzazione turistica, così come la descrizione dei profili professionali degli operatori delle associazioni turistiche che saranno presto definiti anche in un quadro remunerativo comune per tutte le organizzazioni.

La garanzia dei finanziamenti pubblici, lo sviluppo delle periferie, i contributi da parte dei Comuni, l’aumento del tetto massimo della tassa di soggiorno e la riduzione dei tempi di approvazione di eventuali aumenti, così come la garanzia che tale entrata rimanga esclusivamente a favore delle organizzazioni turistiche sul territorio sono essenziali per lo sviluppo, la cura e la qualità delle singole località ed infine del sistema. Non solo, i criteri individuati sono essenziali perché le organizzazioni turistiche rimangano un luogo di lavoro attrattivo e competitivo per le nuove leve.

La riunione è stata anche l’occasione per ribadire che è i vasti e vari ambiti di competenza delle aziende turistiche non sono compresi fino in fondo all’interno delle comunità. Per questo motivo è stato elaborato un modello iceberg che visualizza in maniera efficace cosa le 72 organizzazioni turistiche dell’Alto Adige (52 associazioni, 18 consorzi e due aziende pubbliche) effettivamente realizzino con i loro circa 400 dipendenti. Accanto all’operatività visibile, esiste un ampio spettro di competenze sommerse per le quali le organizzazioni fanno da riferimento, sia per gli ospiti, sia per la popolazione locale.